ARTE DEL DOPOGUERRA
La 2° Guerra Mondiale lascia un mondo sconvolto e allibito; oltre ai milioni di morti, lascia una ferita aperta nelle coscienze dei sopravvissuti. Per scrollarsi l’incubo del passato si attuano ovunque grandiosi piani di ricostruzione. Il Piano Marshall per la ricostruzione dell’Europa vuole riavviare i processi produttivi e commerciali europei, ma anche imporre la supremazia mondiale degli Stati Uniti. Sul fronte opposto viene analogamente stipulato il Patto di Varsavia, al centro del quale sta l’Unione Sovietica. Dai conflitti economici e politici tra i due blocchi nasce la Guerra Fredda, un permanente stato di tensione politica che giustifica un riarmo nucleare senza precedenti. L’arte assume forme e linee evolutive diversificate e imprevedibili. L’America diventa il nuovo punto di riferimento per tutte le nuove Avanguardie sia per la presenza di numerosi artisti e intellettuali europei sfuggiti alle persecuzioni naziste, sia per la notevole disponibilità economica che alimenta un nuovo mercato dell’arte con mecenati, collezionisti e gallerie private. Gli artisti estendono le loro ricerche in ogni direzione e i risultati sono spesso caotici e anche contraddittori. Se l’arte deve essere il riflesso della società che la esprime è necessario che sperimenti e usi tutti i nuovi strumenti espressivi: vernici sintetiche, plastiche, elementi meccanici, tubi al neon. L’arte ora diventa un elemento di critica severa, non risparmiando ironie e provocazioni di tutti i tipi. La velocità con cui l’arte contemporanea si produce e si consuma riflette quella della società stessa. Ogni avvenimento artistico avrà una vita brevissima e verrà superato da quello successivo prima di esaurire le sue potenzialità espressive. |
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ARTE INFORMALE
Per Arte Informale si intendono tutte le esperienze artistiche che rifiutano un’idea di forma precostituita, programmata e teoricamente precisata.
L’Arte Informale non è un movimento omogeneo, che sviluppa tra gli anni ’50 e i ’60 e ha esponenti lontani geograficamente e diversi stilisticamente. È la risposta artistica alla profonda crisi morale, politica e ideologica conseguente agli orrori della 2° Guerra Mondiale. L’esperienza della guerra segnò vincitori e vinti: dopo questa tragedia si erano rotte tutte le utopie e in arte si rompe l’idea di progettare un’opera su moduli formali stabiliti rende il clima di forte destabilizzazione emotiva, della sensazione di precarietà che permea l’esistenza. L’arte assume forme e linee evolutive diversificate e imprevedibili. Senza ricorrere esplicitamente alle immagini, l’arte ha bisogno di interpretare le inquietudini amplificate dalla guerra, dalle dittature, dallo stordimento esistenziale in cui era precipitato l’uomo. L’arte si stacca dalla rappresentazione del mondo per esprimere un pessimismo individuale. Corrisponde alla filosofia dell’Esistenzialismo che sollecita a compiere in modo personale e intimo una ricerca sul significato dell’esistenza. L’Arte Informale rende palese la crisi della razionalità moderna, in cui il caos e l’insensatezza che sembrano governare il mondo, vengono rappresentate dall’ “informe” e da un’arte vissuta come esperienza. L’arte non nasce più da un progetto a priori, ma in un processo d’improvvisazione psichica. L’arte diventa uno schermo su cui si fissano l’esperienza fisica dell’artista, il tempo dell’esecuzione e l’accettazione del caso. Si pone in polemica con tutto ciò che può essere riconducibile a una forma (figurativa o astratta). Nega esplicitamente ogni forma e la conoscenza razionale che ne deriva. Il disagio esistenziale dell’artista si fa direttamente materia, saltando del tutto ogni passaggio di tipi figurativo. L’evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo valore formale, si esaurisce con l’atto stesso della creazione. I materiali e i gesti usati diventano i veri protagonisti dell’opera d’arte. Le due componenti dell’arte informale sono quindi: - il gesto, unico momento veramente creativo. Il gesto può essere un gesto qualsiasi, non solo un gesto pittorico; - la materia, che viene messa in primo piano. La scelta della materia e dei possibili accostamenti tra materie diverse mostrano la creatività dell’artista. È un’esperienza artistica molto intellettuale e quindi limitata ai ristretti ambienti culturali d’elite. Questo stile viene accolto con differenza per l’obiettiva difficoltà di comprenderne le finalità e le motivazioni, ma anche perché questa concezione artistica esprimeva un disagio esistenziale profondo. |
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